Per Associazione Tecnivet
A cura di Giada Marroffino e Chiara Dissegna DVM, fondatrici di AMA – Accademia Massaggio Animale
 
 
Nel contesto attuale della medicina veterinaria, il tecnico si trova sempre più spesso a lavorare con pazienti che presentano dolore muscoloscheletrico, rigidità, alterazioni posturali o difficoltà nella percezione corporea. La massoterapia canina si inserisce in questo scenario come uno strumento professionale che permette di leggere e trattare in modo più preciso il tessuto, migliorando la funzionalità del movimento e supportando la gestione del dolore.
 
La massoterapia applicata al cane comprende tecniche manuali mirate a intervenire sulle rigidità muscolari e fasciali. Quando è presente una contrattura o un’area di tensione, il trattamento manuale consente di modulare questa rigidità e di favorire il recupero dell’elasticità tissutale, migliorando la postura e la mobilità generale del paziente.
Attraverso tecniche specifiche, applicate con approccio etologico e consapevole, si può favorire la mobilità dei tessuti molli, stimolare la circolazione locale, sostenere il drenaggio linfatico e influenzare la risposta del sistema nervoso autonomo.
 
Si tratta di un approccio particolarmente utile quando il cane manifesta segni di dolore o disagio funzionale non ancora rilevabili tramite diagnostica per immagini o altre indagini strumentali. Molte disfunzioni iniziano infatti sul piano fasciale e muscolare e possono essere identificate da un operatore in grado di leggere la qualità del tessuto attraverso il contatto.
 
Le applicazioni cliniche sono varie. I cani sportivi beneficiano di un sostegno specifico nella gestione dei sovraccarichi. I pazienti ortopedici e neurologici possono trovare un aiuto nel recupero della mobilità e nella modulazione delle tensioni compensatorie. I cani anziani, spesso caratterizzati da rigidità diffuse, traggono vantaggio dal lavoro mirato sulle aree più sofferenti. Anche i soggetti ansiosi o iper-reattivi rispondono positivamente alla modulazione del sistema neurovegetativo indotta dal trattamento.
 
Per il tecnico veterinario, acquisire questa competenza significa affinare la capacità di leggere i tessuti, riconoscere precocemente le rigidità, intervenire sulle contratture, migliorare la gestione del dolore e sostenere l’équipe clinica con valutazioni e tecniche più ricche. La qualità del contatto diventa un mezzo ulteriore per individuare tensioni profonde, schemi di compenso e zone di ipersensibilità che anticipano spesso la comparsa di un problema clinico.
 
A confermare il valore pratico di questa competenza è l’esperienza di Marina Marianeschi, tecnica veterinaria e massoterapista canina diplomata in Accademia Massaggio Animale. Le sue parole offrono un punto di vista diretto sul contributo che la massoterapia può portare nella routine clinica.
 
“La mia formazione come massoterapista canina ha profondamente modificato la mia percezione e il mio approccio nei confronti dei cani. Ora, il mio sguardo è in grado di cogliere sfumature e dettagli che prima mi sfuggivano, come ad esempio le alterazioni posturali, le asimmetrie nel movimento o le tensioni muscolari sottostanti.”
 
Questo tipo di osservazione diventa particolarmente importante quando il dolore non trova spiegazione immediata nella diagnostica tradizionale.
 
In particolare, ho riscontrato che molti cani presentano manifestazioni dolorose che non trovano riscontro nelle indagini diagnostiche tradizionali. In questi casi, l’approccio manuale può rivelarsi fondamentale per individuare e trattare le cause sottostanti del dolore, evitando così l’uso eccessivo di farmaci antinfiammatori.”
 
L’efficacia clinica dell’intervento manuale è ciò che più motiva l’attività quotidiana di Marina:
 
“L’esperienza pratica ha dimostrato l’efficacia di questo approccio e vedere i risultati concreti sui cani che trattiamo è un grande stimolo per continuare a lavorare in questa direzione. La possibilità di alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita di questi animali è una grande motivazione per me e mi ricorda perché ho scelto di intraprendere questa strada.”
 
 
Il quadro che emerge è lineare: la massoterapia non sostituisce altre discipline, ma le affianca e le integra. Migliora la qualità della valutazione clinica, rende più efficaci le manipolazioni necessarie, aumenta la compliance del paziente e offre un supporto non farmacologico nella gestione delle rigidità e del dolore.
 
Accademia Massaggio Animale sostiene da anni l’importanza di formare tecnici veterinari capaci di utilizzare il contatto in modo professionale e consapevole.
 
Da gennaio 2026 partirà una nuova edizione del Corso di Massoterapia Canina a Roma, per il quale è previsto un importante sconto riservato ai soci Tecnivet.